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Rimessaggio invernale fuoribordo

Quando finisce la stagione estiva e non si  intende usare il motore fuoribordo fino alla prossima estate, rimessaggio fuoribordoè bene che venga fatto il rimessaggio al motore il cui scopo principale è di proteggerlo dalla corrosione.

Se ti piace l’arte del “fai da te” puoi tranquillamente effettuare il rimessaggio invernale al fuoribordo senza l’ausilio di una officina ma è bene sapere che nessuno si alza di punto in bianco la mattina e decide di fare il medico!!

Il motore marino è una di quelle cose che meno si usano e più si guastano, questo è dovuto principalmente alla salsedine dell’acqua di mare che, cristallizzandosi può provocare inconvenienti come l’ostruzione dei condotti dell’ acqua; la formazione di incrostazioni interne rovinando le guarnizioni o  l’inchiodamento di qualche ingranaggio.

Non per portavi sfortuna, ma quelle descritte sono una serie di problematiche il cui costo delle riparazioni, oltre ad un guasto improvviso in mare, sarà “salato” più della stessa acqua del mare che per pigrizia o autosufficienza  si è tralasciata dal rimuovere correttamente.

Diciamo che ognuno ha una sua filosofia e metodologia nell’effettuare la preparazione al rimessaggio invernale; in aiuto basterebbe leggere quanto previsto dal costruttore.

Riassumendo, gli interventi che devono essere eseguiti sono:


Lavaggio del sistema di raffreddamento

La cosa più importante è fare girare il motore fuoribordo in acqua dolce per almeno venti minuti usando le classiche cuffie di lavaggio allacciate ad un tubo d’acqua corrente posizionandole sulle fessure delle prese dell’acqua di raffreddamento situate alla fine del gambo del motore, vicino all’elica; sui moderni fuoribordo è presente la presa apposita per l’allaccio del tubo.

In mancanza di entrambi possiamo utilizzare un contenitore abbastanza capiente da contenere il gambo del motore.

L’acqua che circola all’interno provvede a pulirlo dal sale e da altre impurità come la sabbia.


Ingrassaggio

Molto spesso si trascura un accurato ingrassaggio delle parti fondamentali del fuoribordo.

Vanno ingrassati tutti gli snodi, i pistoni del Trim , il canotto sterzo, il mozzo elica, la timoneria ma anche i connettori elettrici.

E’ importante anche il tipo di grasso da utilizzare, infatti per ogni punto è richiesto un grasso specifico.

Alcuni di questi punti richiedono l’utilizzo di un ingrassatore in grado di distribuire il grasso all’interno degli appositi nottolini.

Bisogna aver l’accortezza di far fuoriuscire il grasso vecchio e nel caso del canotto, sterzare durante l’operazione d’ingrassaggio.


Sostituzione olio piede, filtro e olio motore.

La sostituzione olio piede va eseguita con il motore in posizione verticale in modo che il lubrificante esausto verrà completamente drenato posizionando un contenitore di capienza adatta sotto il piede del motore.

Il riempimento (dal foro inferiore) può essere effettuato manualmente acquistando i tubetti dell’olio nella quantità prevista dal costruttore o comunque fino alla sua fuoriuscita dal tappo superiore del carter; avvitate prima il tappo superiore e poi quello inferiore in questo modo, anche con il tappo inferiore aperto, l’olio non fuoriuscirà.

Cambiare l’olio sul motore fuoribordo è molto simile a cambiare l’olio in auto; aprite la calandra, estrarre l’astina di livello per far entrare aria in modo che l’olio possa venire fuori in modo uniforme, rimuovere il tappo di scarico posizionandovi un contenitore per la sua raccolta e per esser sicuri attendere il suo scarico per almeno 5/10 minuti.

Con la chiave a catena smontate il filtro olio, serrate il tappo di scarico e riempite il nuovo filtro con olio strofinandone una porzione sulla guarnizione. Serrate a mano il filtro finche la guarnizione non tocchi il motore e poi per ¾ di giro.
Riempire il motore con il resto dell’olio attraverso il tappo olio sulla parte superiore del motore misurandone la quantità tramite l’astina fino al segno FULL.

Tutti gli olii rimossi vanno consegnati ad un centro di raccolta autorizzato allo smaltimento.


Anodi per il controllo della corrosione galvanica

La Corrosione galvanica è un fenomeno di reazione chimica che si ha quando due metalli diversi vengono a contatto con un elettrolita (l’acqua salata è un elettrolita) . Si crea così una cella galvanica naturale che provoca la reazione chimica di CORROSIONE . La pulizia e la sostituzione degli anodi è fondamentale per la protezione del motore fuoribordo dalla corrosione galvanica. Ogni motore ne prevede in numero differente e quindi si faccia riferimento al manuale del costruttore.

Non cospargere MAI di grasso o lubrificante gli anodi sacrificali.


Connettori e spine

Anche l’impianto elettrico del motore va mantenuto eliminando eventuali tracce di umidità e prevenendo l’ossidazione sui contatti elettrici.
Smontare tutti i connettori elettrici e spruzzare, sia sulla spina che sulla presa, abbondante WD40 e richiuderle assicurandosi del corretto innesto.


Lavaggio e cura delle parti esterne

Lavare con acqua dolce l’esterno del fuoribordo assicurandosi di eliminare ogni traccia di salsedine.

Asciugare con cura il motore avvalendosi di un compressore d’aria.

Cospargere tutte le parti esterne, tranne gli anodi, con lubrificante WD40 in modo da stendere un velo protettivo su tutte le superfici esterne.

Smontare l’elica e custodirla in un luogo protetto, cospargere l’asse di grasso e coprire il piede con una busta di plastica.


Controllare sempre lo stato delle candele in quanto forniscono ottime indicazioni sullo stato di salute del motore e sulla qualità della carburazione; se le percorrenze estive sono elevate o comunque almeno una volta ogni 2 anni procedere con la sostituzione della girante di raffreddamento, operazione più complicata ma alla portata di chi ha comunque un po di dimestichezza in materia.

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